Il Festival di Sanremo potrebbe non essere più trasmesso dalla Rai: il sindaco della ‘città dei fiori’ sta valutando le offerte sul tavolo.
Il 7 febbraio scorso è iniziata la settantesima edizione del Festival di Sanremo, svoltasi al teatro Ariston situato nel comune da cui prende il nome lo stesso Festival. A condurre Amadeus, il quale ha anche ricoperto il ruolo di direttore artistico. Secondo quanto appreso, sarebbero emerse alcune indiscrezioni circa l’addio della Rai al Festival di Sanremo: l’evento potrebbe cambiare canale.
A lanciare la bomba è il programma televisivo ‘Striscia la Notizia’, con la puntata andata in onda ieri sera su Canale 5. L’inviato Pinuccio durante la trasmissione si è focalizzato sulla convenzione in scadenza per i diritti di trasmissione della kermesse.
L’inviato di ‘Striscia la Notizia’ si è recato nella “città dei fiori“, e con la sua rubrica Rai Scoglio 24 ha parlato dei numerosi interrogativi del pubblico riguardanti la kermesse. Secondo quanto appreso, dopo ben 73 anni l’accordo stipulato tra l’azienda e il comune ligure di Sanremo (che ospita il celebre Festival) sta arrivando alla sua scadenza.
La gara pubblica
Niente più Festival di Sanremo in collaborazione con Rai? In questa situazione sono giunte delle offerte per partecipare ad una gara pubblica per ottenere i diritti di trasmissione. Recentemente, il sindaco Alberto Biancheri aveva annunciato la messa al bando del marchio del Festival di Sanremo. E pare siano in molti i pretendenti intenzionati ad aggiudicarsi i diritti del programma d’importanza internazionale.
Il sindaco Alberto Biancheri, in occasione di un precedente servizio di ‘Striscia la Notizia’, aveva dichiarato: “Se ricevessimo una proposta da parte di un’emittente col triplo delle risorse sicuramente faremmo delle valutazioni”. E proprio ieri l’inviato Pinuccio del programma satirico andato in onda su Canale 5 ha informato dell’esistenza di un soggetto che ha protocollato la richiesta in comune. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe anche essere istituita una vera e propria gara pubblica per l’aggiudicarsi dei diritti.